Per la Sardegna il M55 avrà un programma rivoluzionario

 

Ettore Licheri non ha dubbi: il Movimento 5 Stelle presente­rà alle Regionali un programma «coraggioso e rivoluzionario». L’avvocato sassarese, neo sena­tore pentastellato e presidente della commissione Politiche Ue, è ottimista sul futuro dei Cinque stelle in Sardegna e a Roma. Ma, dopo le polemiche dei giorni scorsi su Andrea Mura, ammet­te di aver sbagliato a pensare che il velista «fosse un valore ag­giunto».

L’assenteismo di Mura vi ha creato imbarazzo?

«Su di lui è stato detto tutto. I cittadini, però, hanno constata­to che il Movimento ha pronta­mente allontanato chi ha man­cato ai propri doveri istituziona­li».

Personalmente che cosa ne pensa?

«Mi spiace per Mura, ritenevo che potesse essere un valore ag­giunto ma mi sbagliavo. Andia­mo avanti, siamo tutti utili alla causa ma nessuno è indispensa­bile».

C’era l’accordo sul ruolo di te­stimoniai?

«Assolutamente no».

Le regionarie premieranno il valore reale dei candidati?

«Non posso rivelare nulla sui nomi. Ma posso anticipare che, dai tavoli di lavoro, uscirà un programma veramente corag­gioso, rivoluzionario, ricco di progetti innovativi che final­mente racconteranno una nuo­va idea di Sardegna».

Basterà a convincere gli eletto­ri?

«Siamo entrati nel terzo mil­lennio e spero che scelgano di non farsi accompagnare in que­sto percorso dai politici del seco­lo scorso».

Sarete avversari della Lega. Un problema?

«No. Abbiamo percorsi e sto­rie politiche diversi. A Roma sia­mo riusciti a fare una sintesi efficace moderna consacrata dal contratto, ma nei territori ognu­no porta avanti i propri proget­ti».

Dopo due mesi è possibile fa­re un bilancio del nuovo gover­no?

«Sì, ed è straordinariamente positivo. Dopo 25 anni di cagno­lini, signorsì e raccontatori di barzellette, ci siamo riconqui­stati in Europa l’autorevolezza ed il rispetto perduto».

Qualche problema sul tema dei migranti?

«Abbiamo troncato il business dell’immigrazione che aveva fat­to cosi tanto felice Salvatore Buzzi di Mafia capitale e, sia chiaro, senza aver mai mancato agli obblighi giuridici e morali di soccorso in mare».

Quali meriti al Movimento?

«Stiamo liberando i giovani dalla schiavitù del precariato, i poveri dalla schiavitù del gioco d’azzardo, l’economia dal tradi­mento delle delocalizzazioni. Stiamo insomma restituendo ai lavoratori quelle tutele sociali che destra e sinistra avevano sa­crificato all’altare del neoliberi­smo finanziario».

Ha già testato la difficoltà di rapportarsi con l’Unione euro­pea?

«Al contrario. Sia io che il mi­nistro Savona abbiamo raccolto un generale sentimento di colla­borazione da parte delle istitu­zioni europee. Certo, stiamo vi­vendo il cambio repentino di un epoca. Tutte le istituzioni devo­no sentire perciò l’esigenza di darsi una nuova architettura più aderente alle nuove esigenze del popolo».

Il governo è contro il Ceta. I prodotti agroalimentari sono a rischio?

«Sulla questione l’attuale di­battito pubblico pecca di super­ficialità. Il trattato contiene cen­tinaia di clausole, alcune potreb­bero essere positive, altre molto negative. Se un governo ratifica un trattato nessuno deve piange­re e nessuno gongolare di gioia, per la semplice ragione che un buon governo firma un trattato quando questo è nell’interesse generale di tutti i cittadini».

Matteo Sau (L’Unione Sarda)

Aree di crisi industriale complessa, la Commissione Ue del Senato dà parere positivo

Aree di crisi industriale complessa, la Commissione Ue del Senato dà parere positivo

 Saranno stanziati nove milioni di euro a favore della Regione Sardegna per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. E quei soldi non sono considerabili “aiuti di Stato”, questo in sintesi il contenuto del parere favorevole della Commissione delle Politiche dell’Unione Europea presieduta dal senatore sardo  Ettore Licheri (M5s).  «Da sardo sono orgoglioso che il primo atto a mia firma di questa legislatura abbia riguardato la mia terra. Sono certo che il sistema Europa con i suoi regolamenti, se studiato con attenzione, potrà essere un partner importante per il rilancio dell’economia».

Uno stanziamento di 9 milioni di euro per il 2018, in favore della regione Sardegna, per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga nelle aree di crisi industriale complessa. La XIV Commissione permanente del Senato, competente in materia di rapporti con l’Unione europea, ha dato parere non ostativo al ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 maggio 2018, n. 44, recante misure urgenti per l’ulteriore finanziamento degli interventi di cui all’articolo I, comma 139, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, nonché per il completamento dei piani di nuova industrializzazione, di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali, approvato dalla Camera dei deputati.

La Commissione presieduta dal senatore sardo Ettore Licheri (M5s) era chiamata ad un passaggio delicato e importante. Si trattava, infatti, di verificare che i soldi stanziati non fossero da considerarsi “aiuti di Stato” e dunque vietati dal famigerato regolamento 651/2014 che dichiara alcune categorie di sostegno finanziario pubblico compatibili con il mercato interno CE ed altre incompatibili.

È noto come in passato gli aiuti di Stato siano stati oggetto di interpretazioni (a cominciare dal delicato tema della continuità territoriale) eccessivamente restrittive. Autentiche tagliole scattate inesorabili al nascere di tanti trascorsi progetti di rilancio dell’isola. L’auspicio è che adesso, con un sardo alla Presidenza della Commissione Politiche UE, i rapporti con le linee di pensiero di Bruxelles possano essere più costruttivi e meno conflittuali.

«Tengo a precisare che il dossier è stato istruito con la massima cura, obiettività e diligenza, tanto che il provvedimento è stato votato all’unanimità da tutte le forze politiche. Approfitto per ringraziare anche il senatore sardo Emilio Floris intervenuto nella discussione – dichiara il presidente Ettore Licheri –. Sono felice che la Commissione da me presieduta abbia dato dimostrazione di come il sistema Europa con i suoi regolamenti, se studiato con attenzione, possa essere un partner importante per il rilancio della nostra economia».

Esaminati tutti gli orientamenti espressi sul punto dalla giurisprudenza Europea la Commissione delle Politiche Ue del Senato ha così valutato che   nel rifinanziamento “non sembrano sussistere profili di incompatibilità con l’ordinamento dell’Unione europea”.

Mai più veleni in terra di Sardegna

I colonialismi si assomigliano tutti. Identici i sistemi di occupazione e di sfruttamento. Uguali anche i silenzi, che spesso preannunciano le cattive sorprese. L’elenco dei siti candidati a ricevere le scorie radioattive sarebbe dovuto uscire da qualche settimana. Parola di Ministro. Invece, sulla cosa è calato il silenzio. Un silenzio strano, pesante, minaccioso, un silenzio che non fa presagire nulla di buono. Restiamo in guardia e teniamoci pronti.
Mai più veleni in terra di Sardegna.